La Storia del Cotone
Gli indiani furono i primi, intorno al 2000 a.C., ad interessarsi alla coltivazione e successivamente alla tessitura del cotone. Fu poi con l'influenza araba che tutti i paesi che si affacciavano sul bacino mediterraneo videro l'introduzione dello stesso.
Facciamo un salto all'epoca tardo antica e all'Alto Medioevo per esempio, dove la produzione tessile era affidata principalmente al Medio Oriente, anche l'Italia importava tessuti dall'Egitto e dalla Siria per le vesti e per decorare le pareti. Uno dei primi centri di produzione in Italia fu Palermo, dove le stoffe in seta si tessevano già da prima dell'anno 1000, poi Lucca che sarebbe diventata il maggior centro dell'arte tessile in Occidente, producendo i panni d'oro e i diaspri. E si innesca una catena, che è un po' quella che ha sempre rappresentato il filo conduttore dell'evoluzione del mondo, secondo la quale le influenze si trasmettono di città in città, con qualche aggiunta, che caratterizza il cambiamento. Come Venezia, forse per l'emigrazione dei lucchesi in laguna che avevano lanciato l'ispirazione, ma dove spiccava uno stile più Gotico, il Broccato e il Velluto erano in voga, con scene di caccia e animali esotici e aprivano le porte allo stile Barocco, che interpretava lo stile romantico esasperandone gli aspetti più grandiosi. I tessuti erano damaschi, broccati, con prevalenza di disegni grandi e motivi come fiori, frutta, conchiglie e ghirlande. E sempre in una cornice romantica viene introdotto il raso, i colori pastello, i taffetas in seta e i rigati.
Siamo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, quando si fa spazio lo stile Liberty, chiamato così in Italia, caratterizzato da una ricca eleganza decorativa, forme tratte dal mondo vegetale e una linea curva e sinuosa. Il sogno d'amore termina con la prima grande guerra, dove il razionale, il minimale, il geometrico e lo stilizzato prendono forma nell'Art Déco, un movimento che ha vita breve, perché si spegne con l'arrivo della seconda grande guerra.
C'è poi una rapida accelerazione di influenze che ci fa volare fino ai giorni nostri, dove non abbiamo il tempo di far trascorrere un secolo prima che un'altra moda, un altro motivo o colore entri in voga, dobbiamo essere veloci, scattanti, pronti al cambiamento e all'adattamento. L'aspetto positivo? Sempre di tessuti parliamo e saremo salvi fino a che ci sarà un tessuto che alimenta la nostra fantasia!
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