Ode alla manodopera, alla qualità e alla bellezza!
Un giorno, tagliando i pezzi di una camicia sul bancone da lavoro, ci siamo soffermati su un’espressione molto utilizzata da un po’ di tempo a questa parte: la moda lenta, più comunemente chiamata slow fashion.
Viviamo in un mondo dove tutto è frenetico, il nostro stile di vita si è in qualche modo adattato alla velocità e questo ha comportato danni enormi a livello ambientale, ormai tutti ne siamo a conoscenza.
In realtà questa espressione ha tutta una filosofia in tasca, uno stile di vita, un credo che ha assolutamente senso in termini di produzione in serie e grandi quantità. Infatti, slow fashion vuole proprio tagliare tutto quello che è grande, superfluo, inutile, inquinante, ingombrante, sfruttante e chi più ne ha più ne metta.
Si tratta di compiere scelte più responsabili, che ci portano ad apprezzare nuove abitudini, che non sono più quelle di comprare una t-shirt scadente dai giganti della moda – perché costa poco e in quel momento ne abbiamo estremamente bisogno – piuttosto di comprarne una dalla boutique di fiducia, perché ha dei cotoni più pregiati e si, più costosi, ma che sicuramente dureranno per tutta la vita. È solo una questione di consapevolezza.
La moda lenta è la più grande rappresentazione di ciò che è esclusivo, unico, passato ma tornato, essenziale, etico, sostenibile. E gli artigiani sono la prova che tutto questo esiste.
Insomma, ci chiedevamo se il nostro lavoro prima o poi si estinguerà, se continuerà a rimanere un servizio esclusivo e di lusso, se ci sarà ancora chi è disposto a ordinare personalmente e fisicamente la propria camicia oppure se l’avvento delle nuove tecnologie farà ombra su di noi.
Siamo giunti alla conclusione che esisterà, non morirà, rappresenterà sempre l’esclusività, soltanto in termini differenti. Dovremo essere noi ad adattarci, ma non a un mondo più veloce, semplicemente a un mondo diverso, che ci spinge sempre di più ad utilizzare mezzi diversi ma non necessariamente ci obbliga ad affiancarci al mostro consumismo.
Abbiamo concluso affermando che noi contribuiremo alla salvezza di questo pianeta, lo faremo portando avanti quello che è sempre stato fondamentale: dar vita ad un prodotto bello, di qualità e che duri nel tempo.
Ode alla manodopera quindi, e a un futuro lentamente cosciente!
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